ILLUSIONI COGNITIVE

Occorre sempre stare attenti alle cosiddette "illusioni cognitive". Ci sembra in un modo e invece le cose stanno diversamente. Una delle più celebri è quella secondo cui si crede che dopo 30 settimnane che non esce il numero 67 all'Enalotto, la probabilità che esca alla prossima settimana sia più alta, perché si sa, in media il 67 ha la stessa probabilità di uscire degli altri numeri e quindi, se non esce da un po', deve per forza uscire per recuperare la media. Il problema è che questa media vale solo su un numero infinito di estrazioni e inoltre l'urna dell'Enalotto della 31esima estrazione non conserva alcuna memoria delle prime 30 estrazioni, per cui la probabilità che esca 67 alla prossima è sempre la stessa. Ancora più insidiosa è la seguente: poniamo che la malattia A affligga 1 persona su 1000 e che esista un test per controllare la sua presenza che ha 10 casi su 100 di falsi positivi, cioè casi in cui la malattia risulta anche se non c'è. Ipotizziamo che Tizio ha fatto il test e, senza alcun altro sintono significativo, è risultato positivo. Qual è la probabilità che sia afflitto dalla malattia A? Sembra che moltissimi medici, ripeto "medici", rispondano "90%"! In realtà, dobbiamo ricordarci che su 1000 persone solo 1 è vero positivo e su 1000 persone che fanno il test ben 100 risultano positive, cioè il 10%. Questo significa che di quelle 100 solo 1 è effettivamente malata. Dunque la probabilità che Tizio abbia la malattia è dell'1%. C'è una bella differenza fra il 90% e l'1%!

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