RATATOUILLE

Ho visto il bel film di animazione della Disney e della Pixar “Ratatouille”, che racconta la storia di un topino che diventa un grande chef. La storia finisce con questa bella frase: “Non è vero che ognuno di noi è un grande artista, ma è vero che ognuno di noi potrebbe essere un grande artista”. Credo che a un bambino il film piaccia senz’altro, perché è disegnato bene, divertente e moralmente positivo. Ma forse un adulto può esserne anche più commosso, poiché ognuno di noi, a causa del proprio narcisismo, si sente così bello dentro e così poco valorizzato dagli altri. Così il topino disprezzato da tutti solo alla fine rivela la sua grandezza di cuoco.

  1. Questa tua piccola riflessione mi ha fatto ricordare Antoine Saint Exupéry che ha scritto:

    Ho sempre dinnanzi agli occhi l’immagine della mia prima notte di volo in Argentina, una notte scura in cui brillavano come stelle solo i radi lumi sparsi per la pianura ciascuno era come il segnale in quell’oceano di tenebre, del miracolo di una coscienza. In un focolare qualcuno leggeva, pensava, scambiava confidenze, in un altro, forse qualcuno cercava di sondare lo spazio, si logorava in calcoli sulla nebulosa di Andromeda, là si amava. Risplendevano di luogo in luogo nella campagna queste luci che reclamavano alimento, anche le più discrete, quelle del poeta, del maestro, del carpentiere. Ma, in mezzo a quelle finestre vive quante finestre chiuse, quante stelle spente, quanti uomini addormentati. Mi tormentava pensare che in ognuno di questi uomini ci fosse un po’ di Mozart assassinato. Solo lo Spirito se soffia sull’argilla può creare l’uomo.

    Saint-Exupéry Antoine de, Terra degli uomini

    Commento di Sara — Novembre 10, 2007 @ 6:12 am | Modifica

2 commenti

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2 risposte a “RATATOUILLE

  1. Sara

    Questa tua piccola riflessione mi ha fatto ricordare Antoine Saint Exupéry che ha scritto:

    Ho sempre dinnanzi agli occhi l’immagine della mia prima notte di volo in Argentina, una notte scura in cui brillavano come stelle solo i radi lumi sparsi per la pianura ciascuno era come il segnale in quell’oceano di tenebre, del miracolo di una coscienza. In un focolare qualcuno leggeva, pensava, scambiava confidenze, in un altro, forse qualcuno cercava di sondare lo spazio, si logorava in calcoli sulla nebulosa di Andromeda, là si amava. Risplendevano di luogo in luogo nella campagna queste luci che reclamavano alimento, anche le più discrete, quelle del poeta, del maestro, del carpentiere. Ma, in mezzo a quelle finestre vive quante finestre chiuse, quante stelle spente, quanti uomini addormentati. Mi tormentava pensare che in ognuno di questi uomini ci fosse un po’ di Mozart assassinato. Solo lo Spirito se soffia sull’argilla può creare l’uomo.

    Saint-Exupéry Antoine de, Terra degli uomini

  2. e

    Nella versione originale, se non ho capito male la frase tradotta sarebbe: “Non è vero che ciascuno di noi è un grande artista, ma e’ vero che il talento si può trovare ovunque”.

    In questo senso il film a me ha commosso in quanto illuminante sul potenziale umano e positivo che si trova un po’ ovunque, anche se spesso in maniera inespressa.

    Come dire che da qualche parte la soluzione c’è sempre, anche se si nasconde magari in una situazione apparentemente paradossale.

    Un bell’invito al coraggio e al pensare in grande.

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