IL MEDICO IGNORANTE

Con i loro libri Massimo Piattelli Palmarini prima e Matteo Motterlini poi ci hanno fatto conoscere il fenomeno impressionante delle illusioni cognitive. Ce ne è una particolarmente molesta, che sembra colpisca molti medici. Si consideri una sindrome che affligge una persona su 1000 circa, come ad esempio l’AIDS. Diciamo che Tizio ha paura di avere l’AIDS, fa il test e risulta positivo. A questo punto noi sappiamo che il test dell’AIDS ha circa il 2% di falsi positivi, cioè di persone che risultano malate, ma non lo sono. Quale è la probabilità che Tizio sia malato? Verrebbe da rispondere 98% dimenticandosi del tutto della probabilità a priori dell’1 su 1000. Provate a calcolare così. 1000 persone fanno il test 1 è malata, ma dato che il test ha il 2% di falsi positivi, ben 20 persone risulteranno positive. Tizio è uno di questi 20, per cui la sua probabilità di essere malato non è del 98%, ma 1 su 20, cioè del 5%. C’è una bella differenza!

3 commenti

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3 risposte a “IL MEDICO IGNORANTE

  1. Hm, questo mi ricorda qualcosa…

    Continuo a ritenere che più che di un’illusione cognitiva si tratta di un problema mal posto – a questo punto sarebbe interessante dare un’occhiata ai libri citati.
    Dire “il test dell’AIDS ha circa il 2% di falsi positivi” non è completo, ovvero non mi spiega se quel 2% va calcolato sul totale (1000), e quindi 20 persone positive, e 5% di probabilità d’esser malati – oppure se quel 2% va applicato ai positivi (in tal caso ha ragione il medico, la probabilità è infatti del 98%).
    Se il problema dicesse: “tra chi fa il test dell’AIDS il 2% è falso positivo”, allora il risultato è “5%”, se invece dicesse “tra chi è positivo al test dell’AIDS il 2% è falso”, allora il risultato è “98%”.

    Insomma, se al medico ignorante fosse stata spiegata meglio la storia del 2%, sicuramente non avrebbe sbagliato.

  2. Sì mi ricordo Luca! Ma purtroppo il 2% va calcolato su tutti e le statistiche mediche sono fatte in quel modo. Il numero di medici che sbaglia è immenso. Vedi il libro di Crupi, Gensini e Motterlini, La dimensione cognitiva dell’errore in medicina, Franco Angeli, pp. 47ss.

  3. Certo è che l’errore, anche in campo medico, è estremamente frequente.
    In questo caso, per fortuna, il povero paziente si prende solo un bello spavento. A meno che non rientri in quello sventurato 5%…

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